Casa Felicia Impastato

Accanto alla Casa Memoria sorge la Casa Felicia Impastato, dedicata alla madre di Peppino, Felicia Bartolotta. Felicia fu una donna straordinaria che, con tenacia e coraggio, dedicò la propria vita alla ricerca della verità e della giustizia per suo figlio. Attraverso lettere, fotografie e racconti personali esposti nella casa, i visitatori scoprono la figura di una madre che sfidò l'omertà e il silenzio, diventando un modello di lotta civile. Felicia ha saputo trasformare il dolore in impegno sociale, testimoniando fino alla fine l'importanza di mantenere viva la memoria.

Ogni angolo di questi luoghi è permeato di significato. Le pareti raccontano una storia di ribellione, sacrificio e speranza, mentre le voci delle guide e dei volontari restituiscono la figura di Peppino nella sua interezza: un giovane determinato, un giornalista libero e un attivista che non ha mai rinunciato alla verità. L'esperienza permette di comprendere non solo il percorso di Peppino, ma anche il contesto storico e culturale in cui si sviluppò la sua lotta, offrendo ai visitatori strumenti per riflettere su temi ancora attuali come la legalità e la giustizia sociale.

Questi luoghi sono oggi un faro per la memoria collettiva e per l'educazione delle nuove generazioni. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori percorrono simbolicamente quei cento passi, partecipano ad attività educative e si confrontano con la storia di Peppino e della sua famiglia. La visita si conclude con un messaggio forte e universale: "La mafia uccide, il silenzio pure", parole che risuonano ancora oggi come un monito e un invito all'impegno attivo nella società.