Palermo - Monreale - I luoghi della memoria: Cinisi e Capaci - Cefalù
Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 18/12/2024 Fine: 31/05/2025
L’Evoluzione della Mafia Siciliana
L'evoluzione della mafia siciliana, conosciuta come Cosa Nostra, è una storia complessa e stratificata che si intreccia con le vicende sociali, economiche e politiche della Sicilia e dell'Italia intera. Da semplice sistema di controllo delle terre nel XIX secolo, la mafia si è trasformata in un’organizzazione criminale internazionale, capace di influenzare la politica, l'economia e la finanza globale. Ogni fase della sua evoluzione è caratterizzata da strategie, strumenti e obiettivi diversi, ma con un filo conduttore comune: il potere e il controllo del territorio.
La mafia siciliana nasce tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo come una forma di potere alternativo nelle campagne dell'isola. In un contesto caratterizzato dalla fragilità delle istituzioni statali e dall'assenza di una presenza capillare delle autorità, i latifondisti iniziarono ad affidarsi a intermediari locali, spesso uomini violenti, per garantire la protezione delle loro terre e per amministrare la giustizia secondo metodi sommari.
Ruolo nelle campagne: I mafiosi agivano come intermediari tra i proprietari terrieri e i contadini, imponendo un sistema di protezione forzata.
Omertà e controllo sociale: Viene introdotto il codice dell'omertà, un patto di silenzio che impediva ai cittadini di denunciare i crimini alle autorità.
Gestione delle risorse agricole: Controllavano la produzione e la distribuzione dei prodotti agricoli, imponendo tasse occulte ai coltivatori e ricavando profitti considerevoli.
La mafia si presentava come un'autorità parallela, che sostituiva lo Stato nelle aree rurali, sfruttando la paura, la coercizione e l'assenza di alternative per imporre il proprio dominio.
Con l'avvento del XX secolo e l'aumento dell'urbanizzazione, la mafia siciliana spostò il proprio interesse dai latifondi agricoli ai centri urbani. L'espansione delle città, soprattutto Palermo, offrì nuove opportunità di profitto attraverso la speculazione edilizia, i traffici illegali e la corruzione degli apparati amministrativi.
Controllo degli appalti pubblici: La mafia si infiltrò nel settore delle grandi opere pubbliche, manipolando le gare d'appalto e assicurandosi profitti enormi grazie alla connivenza con funzionari corrotti.
Traffico di droga: Negli anni '50 e '60, la mafia scoprì le enormi potenzialità economiche del traffico internazionale di stupefacenti, diventando un attore chiave nel commercio di eroina e cocaina tra Europa e Stati Uniti.
Legami con la politica: I mafiosi iniziarono a tessere relazioni con politici locali e nazionali, influenzando le elezioni e ottenendo protezione istituzionale.
In questo periodo, la mafia assunse una dimensione internazionale, trasformandosi in un'organizzazione con ramificazioni in tutto il mondo.
Gli anni '70, '80 e '90 rappresentano una delle fasi più oscure e violente della storia della mafia siciliana. Di fronte all'aumento della pressione giudiziaria e all'attività delle forze dell'ordine, Cosa Nostra reagì con una strategia di terrore e intimidazione, colpendo con brutalità chiunque si opponesse al suo potere.
Le stragi di Capaci e via D'Amelio: Gli attentati che uccisero i giudici Giovanni Falcone (23 maggio 1992, Strage di Capaci) e Paolo Borsellino (19 luglio 1992, Strage di via D'Amelio) rappresentano due dei momenti più drammatici nella lotta alla mafia. Questi eventi scossero profondamente la coscienza collettiva dell’Italia.
La reazione dello Stato: Dopo le stragi, lo Stato rispose con misure straordinarie, introducendo leggi più severe, come il carcere duro (41-bis) per i mafiosi e un incremento delle risorse destinate alla lotta alla criminalità organizzata.
Pentiti e collaboratori di giustizia: Grazie al coraggio di pentiti come Tommaso Buscetta, molte delle dinamiche interne di Cosa Nostra furono svelate, permettendo arresti e processi di massa, come il celebre Maxiprocesso di Palermo.
Questo periodo segnò un cambio di paradigma: la mafia perse parte della sua aura di invincibilità e iniziò a subire un duro colpo sia sul piano operativo che su quello dell'immagine pubblica.
Negli ultimi decenni, la mafia siciliana ha cambiato pelle. Le immagini dei crimini eclatanti degli anni '90 hanno lasciato spazio a una mafia più silenziosa e invisibile, ma non per questo meno pericolosa.
Infiltrazione economica: La mafia si è spostata verso attività apparentemente legali, come il settore finanziario, le aziende agricole, le energie rinnovabili e persino il settore turistico.
Riciclaggio di denaro: I proventi delle attività illecite vengono ripuliti attraverso investimenti in aziende e attività commerciali.
Tecniche sofisticate: Oggi, la mafia utilizza strumenti finanziari avanzati e tecnologie digitali per nascondere le proprie attività e rendere più difficili le indagini.
Riduzione della violenza eclatante: La violenza fisica è spesso sostituita da pressioni economiche, manipolazione politica e intimidazione psicologica.
Nonostante i colpi inferti dallo Stato, la mafia continua a rappresentare una minaccia concreta per la società, l'economia e la politica italiana. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti e di infiltrarsi nei settori chiave della società la rende un nemico subdolo e difficile da sradicare.
La lotta contro la mafia non è una battaglia che riguarda solo le forze dell'ordine e la magistratura, ma un impegno collettivo che coinvolge cittadini, istituzioni, scuole e imprese. Solo attraverso un lavoro sinergico, basato su educazione alla legalità, consapevolezza e coraggio civile, sarà possibile costruire una Sicilia e un'Italia libere dall'influenza della criminalità organizzata.