Travel Game Sicilia "I TESORI DELLA SICILIA OCCIDENTALE"

Palermo - Monreale - Segesta - Erice - Trapani - Selinunte - Mothia

Categoria: Educational
Adatto a: Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 18/12/2024 Fine: 31/05/2025

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Isola di Mothia: L’Eredità dei Fenici

Isola di Mothia: L’Eredità dei Fenici

L’Isola di Mothia, situata nel cuore dello Stagnone di Marsala, è uno dei più importanti siti archeologici fenici del Mediterraneo, un luogo dove storia, natura e archeologia si incontrano in un equilibrio affascinante. Grazie alla sua posizione strategica, Mothia divenne una colonia commerciale fiorente nel VII secolo a.C., servendo come punto nevralgico delle rotte marittime fenicie. Qui, i mercanti e navigatori di origine mediorientale stabilirono un insediamento che prosperò per secoli, diventando uno dei centri più dinamici dell’antichità nel Mediterraneo occidentale.

Per raggiungere l’isola, un breve tragitto in barca conduce attraverso le acque dello Stagnone di Marsala, una laguna salmastra caratterizzata da acque calme e cristalline. Lo Stagnone, oltre a essere uno scenario naturale mozzafiato, è anche un ambiente di grande valore ecologico, popolato da una varietà di uccelli migratori come fenicotteri, aironi e cavalieri d’Italia. Il paesaggio delle saline che circondano l’isola offre un gioco di colori unici, soprattutto al tramonto, quando le vasche riflettono tonalità di rosa e arancio.

Una volta approdati a Mothia, si esplora un autentico museo a cielo aperto, dove ogni sentiero racconta storie millenarie. Il fiore all’occhiello è il Museo Whitaker, fondato dall’archeologo e studioso britannico Joseph Whitaker, che nel XX secolo dedicò la sua vita alla conservazione dei tesori di Mothia. Il museo custodisce una vasta collezione di reperti fenici rinvenuti sull’isola, tra cui ceramiche, gioielli, utensili e steli funerarie decorate con incisioni simboliche. Tra i capolavori più celebri spicca la Statua del Giovane di Mozia, un’opera straordinaria risalente al V secolo a.C., scolpita in marmo pario. Questa figura di atleta o guerriero, ritrovata nel 1979, rappresenta uno dei più raffinati esempi di arte fenicio-punica, combinando perfezione tecnica e intensità espressiva.

Passeggiando tra i sentieri dell’isola, si possono ammirare i resti delle mura difensive, costruite con imponenti blocchi di pietra per proteggere l’insediamento dagli attacchi nemici. Si incontrano anche le tracce di antiche abitazioni, il Tophet – un santuario fenicio dedicato alle divinità Baal e Tanit, dove venivano effettuate offerte votive – e una necropoli con tombe scavate nella roccia. Le strade puniche, ancora visibili in alcune aree, rivelano l’avanzata urbanistica dell’epoca e la maestria ingegneristica dei Fenici.

L’isola è avvolta in un’aura di mistero e fascino: passeggiando tra le rovine, ci si immerge in un silenzio irreale, rotto solo dal fruscio del vento e dal canto degli uccelli. La vista della costa siciliana all’orizzonte crea un suggestivo contrasto tra passato e presente, invitando i visitatori a riflettere sull’importanza di Mothia come crocevia culturale e commerciale.

 

Oggi, Mothia non è solo un sito archeologico, ma anche un simbolo del patrimonio fenicio che ha contribuito allo sviluppo della Sicilia e del Mediterraneo. Gli scavi, ancora in corso, continuano a portare alla luce nuove scoperte che arricchiscono la nostra comprensione di questa civiltà antica e della sua eredità indelebile.