La preparazione alla degustazione

Degustare un vino non significa semplicemente berlo: è un viaggio nei sensi.
Attraverso la vista, l’olfatto e il gusto, il degustatore scopre la personalità del vino, la sua storia, la sua origine e perfino l’abilità di chi lo ha prodotto.
Degustare è una competenza tecnica, ma anche un atto culturale: il sommelier deve imparare ad ascoltare il vino e a raccontarlo con linguaggio preciso e appassionato.

Degustare un vino non significa semplicemente berlo: è un viaggio nei sensi.
Attraverso la vista, l’olfatto e il gusto, il degustatore scopre la personalità del vino, la sua storia, la sua origine e perfino l’abilità di chi lo ha prodotto.
Degustare è una competenza tecnica, ma anche un atto culturale: il sommelier deve imparare ad ascoltare il vino e a raccontarlo con linguaggio preciso e appassionato.

La degustazione inizia prima di versare il vino nel bicchiere.
L’ambiente deve essere tranquillo, ben illuminato e senza odori estranei (profumi, fumo, cibi).
Anche la temperatura del vino è fondamentale:

• Bianchi giovani: 8–10°C
  
  
• Rosati: 10–12°C
  
  
• Rossi leggeri: 14–16°C
  
  
• Rossi strutturati: 18°C
  
  
• Spumanti: 6–8°C
  
  
• Passiti o liquorosi: 10–14°C
  
  

Un vino troppo freddo perde aromi; troppo caldo diventa pesante e sbilanciato.
Il bicchiere deve essere pulito, incolore e di forma adatta: stretto per i bianchi, ampio per i rossi, flûte o coppa per gli spumanti.
Si impugna sempre dal gambo, per non scaldare il contenuto e per osservare meglio il colore.