Tipologie di vino e vini speciali

Il mondo del vino è un universo di sfumature: colori, aromi, intensità e sensazioni che cambiano da bottiglia a bottiglia.
Le principali tipologie si distinguono in base alla presenza di anidride carbonica, al contenuto zuccherino, e al grado alcolico, elementi che determinano personalità e occasioni di consumo.

Vini tranquilli (o fermi)

Sono i vini senza effervescenza: i più diffusi e versatili.
Si dividono in bianchi, rosati e rossi, ognuno con caratteristiche aromatiche e strutturali diverse.
Accompagnano ogni momento: un pranzo semplice, una cena elegante o un calice in compagnia.

Vini frizzanti

Presentano una leggera effervescenza, naturale o indotta, con una pressione interna compresa tra 1 e 2,5 atmosfere.
Sono vivaci, freschi e perfetti per l’aperitivo.
Esempi: Lambrusco, Pignoletto.

Vini spumanti

Possiedono una pressione superiore a 3 atmosfere e una bollicina più complessa e persistente.
L’effervescenza nasce da una seconda fermentazione, che può avvenire:

• Metodo Classico (o Champenois): rifermentazione in bottiglia, lunga e articolata, ideale per vini eleganti e complessi (es. Franciacorta, Champagne).
  
  
• Metodo Charmat: rifermentazione in autoclave, più rapida, perfetta per vini aromatici e freschi (es. Prosecco).
  
  

Vini passiti

I vini passiti nascono da uve appassite al sole, su graticci, in fruttaio o lasciate in pianta.
L’appassimento concentra zuccheri, aromi e profumi, generando vini morbidi, avvolgenti e spesso dolci.
Sono perfetti con dolci, dessert e formaggi erborinati.

Esempi celebri: Vin Santo, Passito di Pantelleria, Recioto.

Vini liquorosi o fortificati

Si ottengono aggiungendo alcol etilico o acquavite al vino base, aumentando gradazione e capacità di invecchiamento.
Hanno un carattere deciso e una lunga storia commerciale.

Esempi: Marsala, Porto, Sherry, Madeira.

Vini aromatizzati

Sono vini arricchiti con spezie, erbe aromatiche o botaniche, utilizzati sia come aperitivi che come ingredienti per la mixology.
Il più famoso è il Vermouth, nato a Torino nel Settecento e oggi protagonista di cocktail iconici come il Negroni.

Curiosità

• Lo Champagne nacque per errore: i monaci francesi non riuscivano a bloccare la seconda fermentazione, che creava bollicine… e faceva esplodere le bottiglie!
  
  
• Il Franciacorta è stato il primo spumante italiano a ottenere la DOCG, nel 1995.
  
  
• Nei passiti, l’appassimento può avvenire in pianta, su graticci o in solai ventilati, tecnica che cambia gusto e concentrazione.
  
  
• Il Marsala divenne celebre grazie agli inglesi, che nel Settecento lo esportavano per via della sua forza, dolcezza e lunga conservabilità.