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Categoria: Educational
Adatto a: Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026

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08. La vendemmia: tradizione, tecniche e tempi

La vendemmia: tradizione, tecniche e tempi

La vendemmia è il momento più atteso dell’anno per chi lavora in vigna.
È la raccolta dell’uva destinata alla vinificazione, il punto d’arrivo di un intero ciclo vitale e il punto di partenza del futuro vino.
Ogni grappolo raccolto racchiude il lavoro di mesi, la forza della terra e le decisioni del viticoltore.

La vendemmia non è solo un gesto agricolo, ma un vero rito collettivo, un tempo di festa e di gratitudine.
Per secoli, è stata accompagnata da canti popolari, banchetti e tradizioni che celebrano la fine dell’estate e il dono della natura.
Ancora oggi, in molte regioni italiane, la vendemmia è un evento di comunità che unisce famiglie, studenti e turisti, trasformando il lavoro in festa.

Quando si vendemmia

Stabilire il momento giusto per vendemmiare è una delle decisioni più importanti e difficili per il produttore.
Il periodo della vendemmia cambia a seconda del vitigno, del clima, dell’altitudine e del tipo di vino che si vuole ottenere.
In generale, in Italia, la vendemmia si svolge tra fine agosto e ottobre, ma nelle regioni più calde può iniziare anche a luglio, mentre nei territori di montagna arriva a novembre.

Per decidere quando raccogliere, si analizzano diversi parametri di maturazione:

  • Zuccheri → aumentano con la maturazione; determinano il grado alcolico.

  • Acidità → diminuisce con il caldo; serve per freschezza e equilibrio.

  • Polifenoli e tannini → maturano più lentamente e influenzano colore e struttura.

  • Aromi → si sviluppano con l’esposizione al sole e l’escursione termica.

Il momento ideale è quello in cui questi elementi sono in armonia, e ogni viticoltore lo riconosce grazie all’esperienza, all’assaggio e alle analisi di laboratorio.

La vendemmia manuale

La vendemmia manuale è il metodo tradizionale e più accurato.
Gli operatori raccolgono i grappoli a mano, scegliendo solo quelli perfettamente maturi e sani.
È una pratica lenta e faticosa, ma permette di mantenere gli acini integri e di selezionare il frutto migliore già in campo.

Questo metodo è ancora oggi preferito per i vini di alta qualità, per le uve destinate agli spumanti, ai vini passiti o da invecchiamento.
Le cassette vengono trasportate in cantina nel più breve tempo possibile, per evitare fermentazioni premature.

La vendemmia manuale è anche un momento di relazione e tradizione: il contadino che taglia l’uva con la forbice compie un gesto antico, tramandato da generazioni.

La vendemmia meccanica

La vendemmia meccanica si esegue con macchine vendemmiatrici che scuotono i filari, staccando i grappoli e raccogliendoli in serbatoi.
È più veloce e adatta ai grandi vigneti pianeggianti.
Tuttavia, non è indicata per uve delicate o per terreni ripidi, e può danneggiare parzialmente gli acini.

Per questo si utilizza soprattutto per i vini da consumo quotidiano o per la produzione su larga scala.
Le tecnologie moderne hanno migliorato molto la precisione di queste macchine, riducendo l’impatto sulla qualità.

Vendemmie speciali

Non tutte le uve vengono raccolte nello stesso modo.
Esistono vendemmie particolari in base allo stile di vino desiderato:

  • Vendemmia tardiva → le uve vengono lasciate sulla pianta più a lungo per concentrare zuccheri e aromi. Si ottengono vini dolci o morbidi.

  • Vendemmia notturna → effettuata di notte per mantenere gli aromi e abbassare la temperatura dell’uva.

  • Vendemmia selettiva → si raccolgono solo grappoli con determinate caratteristiche (per spumanti o vini da invecchiamento).

  • Appassimento → alcune uve vengono fatte seccare su graticci o appese, per produrre vini passiti (come Amarone o Vin Santo).

Ogni vendemmia racconta una scelta produttiva e un’identità: non esistono regole assolute, ma l’arte di interpretare la natura.

Dopo la raccolta

Appena arrivata in cantina, l’uva viene pigiata o diraspata.
A questo punto inizia la fermentazione, cioè la trasformazione degli zuccheri in alcol grazie ai lieviti naturali o selezionati.
Ma il segreto del vino nasce molto prima, tra le mani di chi ha saputo cogliere l’attimo perfetto della vendemmia.

Ogni grappolo raccolto nel momento giusto regalerà un vino armonioso, equilibrato e vivo.
Per questo i viticoltori dicono che “una buona vendemmia vale più di mille tecniche di cantina”.

Curiosità

 

  • La parola “vendemmia” deriva dal latino vindemia, cioè “raccolta del vino”.

  • L’Italia è il primo produttore di vino al mondo per quantità di uva vendemmiata ogni anno.

  • Nelle zone più calde del Sud (Sicilia, Puglia) la vendemmia inizia già a fine luglio, mentre in Alto Adige può terminare a novembre.

  • Durante la vendemmia tardiva, ogni giorno di attesa aumenta la concentrazione zuccherina ma riduce la resa.

  • Le uve per lo spumante vengono vendemmiate in anticipo per mantenere più acidità.

  • In alcune zone si pratica la vendemmia eroica, su pendenze oltre il 40%, come in Valtellina o alle Cinque Terre.

  • In passato, la vendemmia era accompagnata da canti rituali per propiziare l’abbondanza e allontanare la sfortuna.

  • La vendemmia manuale è ancora oggi un simbolo di qualità e di rispetto per la pianta.

  • Ogni anno, a settembre, si celebra in Italia la “Festa della Vendemmia”, in cui si rievoca la raccolta con costumi e musiche tradizionali.

  • Alcuni produttori organizzano la “vendemmia turistica”, permettendo a studenti e visitatori di partecipare al lavoro in vigna per un giorno.