Il ruolo del sommelier

La figura del sommelier ha origini antiche: nei castelli medievali c’era il coppiere, che custodiva i vini e li serviva ai signori, verificandone purezza e sicurezza.
Nel XIX secolo, in Francia, questa figura si professionalizzò nei grandi ristoranti, diventando sinonimo di competenza e servizio elegante.

Oggi il sommelier è un ambasciatore del vino e del territorio. Deve saper unire conoscenze tecniche, sensoriali e comunicative: dalla vigna alla tavola, dal cliente alla cantina.
Parla più lingue, studia vitigni e stili produttivi, gestisce carte dei vini e partecipa a eventi e degustazioni.
È un mestiere che unisce passione, conoscenza ed empatia: il sommelier non vende vino, racconta emozioni.

Curiosità

• Il termine sommelier deriva dal francese saumalier, colui che guidava i muli carichi di botti.
  
  
• Il simbolo ufficiale è la tastevin, piccola coppa d’argento usata per analizzare il colore del vino.
  
  
• In Italia la professione è regolata da enti come AIS, FISAR e ONAV.
  
  
• Il sommelier serve il vino da destra con l’etichetta visibile.
  
  
• Nei concorsi mondiali, la prova finale è sempre una degustazione “alla cieca”.