PALERMO - MARSALA - SALINE DI TRAPANI - MONREALE - CEFALU'
Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026
Il vino parla attraverso colori, profumi e sensazioni.
Il suo linguaggio è sensoriale, fatto di termini che descrivono ciò che vediamo, annusiamo e sentiamo.
Chi studia il vino impara a riconoscere queste sfumature per raccontarle con precisione.
Quando si descrive un vino, si osserva per prima cosa il colore: giallo paglierino, dorato, rubino o granato, che rivelano età e tipologia.
Poi si passa al profumo, chiamato anche bouquet: fruttato, floreale, speziato, minerale.
Infine, si analizza il gusto, dove emergono note di dolcezza, acidità, sapidità, corpo e persistenza.
Il linguaggio del vino serve a trasformare un’esperienza personale in un racconto condiviso.
Dire che un vino è “armonico” o “equilibrato” significa che nessuna sensazione prevale sull’altra.
Un sommelier deve saper comunicare queste sensazioni con parole semplici ma evocative, per far “sentire” agli altri ciò che lui percepisce.