Il terroir

Il termine francese terroir racchiude l’anima di un vino.
Non è solo il terreno, ma l’insieme di clima, altitudine, esposizione al sole, composizione del suolo e mano dell’uomo.
Un vino nato su una collina calcarea sarà diverso da uno cresciuto su terra vulcanica, anche se prodotto con la stessa uva.
Il terroir è ciò che dà identità e personalità al vino: lo lega a un luogo preciso e irripetibile.
Ogni elemento lascia un’impronta: la pioggia incide sulla freschezza, il vento asciuga e profuma, il sole concentra zuccheri e aromi, il suolo restituisce minerali e struttura.
È per questo che si dice che il vino è “figlio della terra” ma anche “voce del territorio”.

Curiosità

• I suoli vulcanici (come quelli dell’Etna o dei Campi Flegrei) producono vini minerali e sapidi, riconoscibili per il loro carattere “fumé”.
  
  
• I vini di alta quota sono più profumati e acidi grazie alla maggiore escursione termica tra giorno e notte.
  
  
• Le vigne sul mare (come in Liguria o in Costa d’Amalfi) assorbono la brezza salmastra, che contribuisce alla loro sapidità.
  
  
• In Champagne, ogni parcella di terreno ha un nome: il terroir è considerato un patrimonio da tramandare come una ricetta di famiglia.