Travel Game "COSTA AZZURRA EXPERIENCE"

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Categoria: Educational
Adatto a: Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026

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PICASSO E LA COSTA AZZURRA

Un nuovo inizio dopo la guerra

Dopo la Seconda guerra mondiale, Pablo Picasso cercava un luogo dove ritrovare serenità, luce e ispirazione. Nel 1946, invitato dall’amico Romuald Dor de la Souchère, direttore del Museo Grimaldi, l’artista soggiornò ad Antibes, sulla Costa Azzurra.
Lì, nella pace del Mediterraneo, trovò il rifugio ideale per lasciarsi alle spalle gli anni difficili del conflitto e dedicarsi completamente alla creazione artistica.

Il Museo Picasso di Antibes

Durante il suo soggiorno ad Antibes, Picasso utilizzò le sale del Museo Grimaldi come studio, realizzando oltre 150 opere tra dipinti, ceramiche e disegni.
Alla fine del suo periodo creativo, decise di lasciare tutte le opere al museo come segno di riconoscenza verso la città.
Oggi il Museo Picasso di Antibes è una tappa fondamentale per chi visita la Costa Azzurra: custodisce lavori come La joie de vivre, Uomo con pecora e numerosi schizzi che celebrano la vitalità del dopoguerra.

Picasso e Vallauris: l’arte della ceramica

Nel 1948 Picasso si trasferì nel piccolo villaggio di Vallauris, celebre per la sua tradizione ceramica. Qui si innamorò di una nuova forma d’arte: la ceramica.
Collaborando con gli artigiani locali, creò centinaia di vasi, piatti e sculture che reinterpretavano simboli mediterranei come il toro, il pesce e il sole.
A Vallauris nacque anche la sua opera “L’Uomo con la spada” e si consolidò il suo legame con l’arte popolare e la cultura del Sud della Francia.

Il messaggio di pace

Negli anni ’50, Picasso divenne un simbolo dell’arte impegnata e pacifista.
Nel 1952 donò alla città di Vallauris un’opera monumentale: “La Chapelle de la Paix”, decorata con affreschi e ceramiche che rappresentano il suo messaggio di pace e amore universale.
Quest’opera, conosciuta anche come Cappella della Pace, è considerata una delle testimonianze più poetiche del suo impegno civile e spirituale.

La luce del Mediterraneo

La Costa Azzurra offrì a Picasso una luce unica, capace di influenzare profondamente la sua tavolozza.
I colori si fecero più chiari, le figure più libere, i soggetti più gioiosi.
Tra le spiagge, gli ulivi e il mare blu di Antibes e Vallauris, il genio spagnolo ritrovò la libertà creativa e l’energia vitale che caratterizzano le sue opere di questo periodo.

Un’eredità che vive ancora oggi

Oggi, visitando la Costa Azzurra, è possibile seguire un vero e proprio “Itinerario Picasso”:

  • Antibes, con il suo Museo Picasso e la vista mozzafiato sul mare.

  • Vallauris, con i laboratori di ceramica e la Cappella della Pace.

  • Cannes e Mougins, dove l’artista visse gli ultimi anni della sua vita.

 

La presenza di Picasso ha lasciato un’impronta indelebile nella regione, rendendo la Costa Azzurra non solo una meta turistica, ma anche un luogo di memoria artistica e culturale.