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Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026
Il nome “Costa Azzurra” (Côte d’Azur) non esisteva prima del 1887.
Fu lo scrittore Stéphen Liégeard a inventarlo, colpito dalla luce e dal colore del mare tra Nizza e Mentone.
Curiosità: nel suo libro La Côte d’Azur, l’autore non si riferiva solo alle spiagge francesi, ma anche a tratti della costa ligure e persino alla Sicilia, accomunate dal loro “azzurro eterno”.
Pochi lo sanno, ma la Costa Azzurra custodisce importanti testimonianze romane.
A Cimiez, sulle colline di Nizza, si trovano ancora i resti di un antico anfiteatro e delle terme risalenti al I secolo d.C., un tempo cuore della colonia romana Cemenelum.
Durante l’estate, tra quelle stesse pietre si tengono concerti e spettacoli all’aperto.
La luce della Costa Azzurra è leggendaria: chiara, calda e vibrante.
È stata la musa di Picasso, Matisse, Chagall, Renoir e Cocteau, tutti innamorati di questo tratto di mare.
Picasso diceva:
“Qui la luce è viva, il blu non si limita al cielo: è nell’aria stessa.”
Ancora oggi, i musei di Antibes, Nizza e Saint-Paul-de-Vence raccontano questa “rivoluzione luminosa”.
Saint-Paul-de-Vence è un piccolo gioiello medievale che sembra sospeso nel tempo.
Negli anni ’50 divenne rifugio di pittori e poeti: Chagall, che vi visse fino alla morte, è sepolto nel cimitero del paese.
Ogni vicolo racconta una storia: qui, negli stessi bistrot, si incontravano Simone Signoret, Yves Montand e Matisse per parlare di arte e libertà.
Fino agli anni ’50, Saint-Tropez era un tranquillo porto di pescatori.
Poi arrivò il cinema, e tutto cambiò: il film Et Dieu… créa la femme con Brigitte Bardot (1956) rese il paese un’icona mondiale del glamour.
Curiosità: Bardot vive ancora lì, in una villa sul mare chiamata La Madrague, e ha dedicato la sua vita alla difesa degli animali.
Molto prima del celebre Festival del Cinema, Cannes era solo un piccolo borgo di pescatori e monasteri.
Fu un diplomatico scozzese, Lord Brougham, a trasformarla nel XIX secolo in località di lusso.
Bloccato lì da un’epidemia di colera che gli impediva di rientrare in Italia, si innamorò del clima mite e costruì la prima villa aristocratica: il resto è storia.
Non solo mare: la Costa Azzurra è famosa per i suoi giardini tropicali e botanici.
A Èze, un borgo arroccato tra Nizza e Monaco, si trova un giardino esotico a picco sul mare, con statue, cactus giganti e un panorama che toglie il fiato.
Napoleone stesso si fermò qui durante la sua marcia verso Parigi nel 1815.
Questo minuscolo villaggio di pescatori ha ospitato set cinematografici e artisti da tutto il mondo.
Negli anni ’50, Jean Cocteau decorò la cappella di Saint-Pierre con affreschi ispirati alla vita dei pescatori: un piccolo tesoro nascosto aperto solo ai più curiosi.
Oltre al glamour, il Principato di Monaco nasconde curiosità sorprendenti.
Sapevi che il Casinò di Montecarlo era vietato ai cittadini monegaschi fino al 2017?
Solo i turisti potevano giocare!
E che il Gran Premio di Monaco è talmente stretto da richiedere 3.000 barriere di sicurezza montate a mano ogni anno?
Conosciuta come la “Perla della Francia”, Mentone deve la sua fama ai limoni.
Ogni febbraio la città ospita la Fête du Citron, una festa coloratissima con carri decorati da centinaia di agrumi.
Una leggenda racconta che Eva, cacciata dal Paradiso, portò con sé un limone e lo piantò proprio qui, in un luogo che le ricordava l’Eden.