Barcellona - Lloret De Mar - Avignone - Nimes - Arles
Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026
Benvenuti nel Barrio Gótico, il quartiere più antico e suggestivo di Barcellona. Qui ogni strada sembra raccontare un pezzo di storia, dalle fondamenta romane della città fino ai fasti del Medioevo catalano.
Le sue vie strette e tortuose, nate dal tracciato della Barcino romana, custodiscono piazze segrete, antiche botteghe e resti di mura romane perfettamente conservate. La Cattedrale di Santa Eulalia, dedicata alla giovane martire patrona della città, domina il quartiere con le sue guglie gotiche e un chiostro popolato da tredici oche bianche: una per ogni anno di vita della santa.
Passeggiando lungo Plaça del Rei, si percepisce ancora l’atmosfera della corte dei Re di Aragona. Si dice che proprio qui, nel Salone del Tinell, Cristoforo Colombo fu ricevuto dai Re Cattolici al ritorno dal suo primo viaggio in America.
Il Barrio Gótico è anche il luogo dove la tradizione catalana vive ogni giorno: nei piccoli mercati artigianali, nei suonatori di chitarra e nei caffè che si affacciano sulle piazze illuminate da luci dorate.
Curiosità: nei sotterranei della Plaça del Rei si trovano resti di terme romane e antiche tintorie, visitabili nel Museu d’Història de Barcelona, che mostra l’evoluzione della città dal I secolo a.C. fino al Medioevo.
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Nessun luogo rappresenta meglio l’anima di Barcellona di Las Ramblas, una lunga e colorata passeggiata che collega Plaça de Catalunya al porto.
Qui troverai artisti di strada, musicisti, pittori, venditori di fiori e viaggiatori da tutto il mondo. È un continuo spettacolo a cielo aperto, dove la città mostra la sua vitalità e la sua capacità di unire tradizione e modernità.
Lungo il percorso sorge il celebre Mercado de la Boqueria, il mercato alimentare più antico e famoso della città, aperto nel 1836. Le sue bancarelle offrono frutta tropicale, spezie, prosciutti e dolci tipici, rendendolo un vero paradiso sensoriale.
Proprio davanti al mercato si trova un mosaico colorato realizzato da Joan Miró, artista catalano che amava rappresentare nei suoi lavori il legame tra terra, cielo e mare.
All’altezza del porto s’incontra il Portal de la Pau, con la statua di Cristoforo Colombo che indica il mare. In realtà, però, il dito non punta verso l’America, come si crede comunemente, ma verso la città stessa — un ironico gioco simbolico voluto dai barcellonesi.
Curiosità: il nome “Ramblas” deriva dall’arabo ramla, che significa “torrente sabbioso”. In origine, infatti, era il letto di un fiume prosciugato che attraversava la città.
Nel XIX secolo Barcellona cominciò a espandersi, dando vita a un nuovo quartiere dall’urbanistica innovativa: l’Eixample, termine catalano che significa “ampliamento”.
Progettato dall’ingegnere Ildefons Cerdà, il quartiere è famoso per le sue strade geometriche e per gli incroci a forma ottagonale, pensati per favorire luce e aria — un modello urbanistico ancora oggi studiato in tutto il mondo.
Ma è qui che emerge il genio dell’architetto Antoni Gaudí, il massimo esponente del Modernismo catalano. Le sue opere, ispirate alla natura e alla religione, sembrano vive: Casa Batlló, con la sua facciata che ricorda squame di drago, e Casa Milà (La Pedrera), tutta curve e ferro battuto, sembrano sculture abitate.
Il capolavoro assoluto è la Sagrada Família, iniziata nel 1882 e tuttora in costruzione. Le sue torri svettano verso il cielo come preghiere scolpite nella pietra. Ogni dettaglio ha un significato simbolico: le colonne interne rappresentano alberi, e le facciate raccontano episodi della vita di Cristo.
Curiosità: Gaudí morì investito da un tram nel 1926, e la gente impiegò giorni a riconoscerlo, perché viveva in estrema povertà nonostante fosse già famoso.
Oggi riposa proprio nella cripta della Sagrada Família.
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La collina di Montjuïc domina Barcellona e regala una vista mozzafiato sulla città e sul Mediterraneo. Il suo nome deriva dal catalano “Monte degli Ebrei”, perché qui sorgeva un antico cimitero ebraico.
Durante l’Esposizione Universale del 1929, Montjuïc divenne un centro culturale e artistico con la costruzione del Palau Nacional, oggi sede del Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), che conserva opere romaniche e rinascimentali di straordinaria importanza.
In cima si trova il Castello di Montjuïc, una fortezza seicentesca che ha avuto ruoli diversi nel corso della storia: da baluardo difensivo a prigione politica durante il regime franchista.
Non lontano sorge il Poble Espanyol, un villaggio che riproduce i diversi stili architettonici della Spagna, costruito per l’Esposizione del ’29 come “Spagna in miniatura”.
Curiosità: la spettacolare Font Màgica di Montjuïc, realizzata per l’Esposizione del 1929, è ancora oggi una delle attrazioni più amate: ogni sera offre spettacoli di luci, acqua e musica sincronizzata.