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Categoria: Sport
Adatto a: Tutti
Inizio: 06/03/2023 Fine: 30/04/2023

Come accorgerti se sta accadendo

Come accorgerti se sta accadendo?

Da una recente ricerca, emerge che il 35% dei ragazzi intervistati è stato vittima di cyberbullismo, ma solo 1 su 2 ha avvisato i genitori (Telefono Azzurro e DoxaKids, 2017).
Quando i ragazzi non ne parlano direttamente, per accorgersene lo strumento più importante è il rapporto che hanno costruito con i genitori o con i compagni di scuola. Se è buono, è più probabile che siano loro a dirti cosa sta accadendo. Altrimenti ecco alcuni segnali:

  • Cambiano improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove socializzano.
  • Sono restii a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone.
  • Evitano l’uso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri.
  • Sono particolarmente stressati ogni volta che si riceve un messaggio.
  • Mostrano scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.


Consigli per prevenire

Comunica con le vittime
Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sarà più difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

Educali alla moderazione e al rispetto
Internet e smartphones/telefonini non devono sostituirsi alla vita “reale”. Tanto più si identificano in quello che condividono su internet, tanto più possono essere feriti da chi li andrà ad attaccare. E’ importante comprendere “il punto di vista dell’altro”, in modo che anche online possano mettere sempre in atto comportamenti rispettosi delle opinioni altrui.

Assicurati sulle impostazioni di privacy
Devono saperla gestire anche online e devono seguire delle regole che avete stabilito insieme. Non dovrebbero pubblicare mai dati personali né troppe informazioni, foto, video su se stessi, soprattutto di certi tipi (vai su sexting). I cyberbulli potrebbero utilizzare questo materiale per offendere, ricattare, screditare, ecc…

Responsabilizzali: vince chi parla
Trasmetti un sistema di valori basato su democrazia e rispetto, contro la violenza (fisica e psicologia) e l’omertà. Il cyberbullismo approfitta di un pubblico che a volte è spaventato e incapace di prendere posizione, altre affascinato e collusivo. Dovresti far capire che senza questo atteggiamento intorno a lui, il cyberbullo non potrebbe agire.


Cosa fare se accade

Aiutali a farsi aiutare
Fatti raccontare come è andata. Fagli capire che, anche se potrebbero aver commesso degli errori, quello che sta accadendo non è colpa loro. Parla loro dei canali messi a disposizione per loro dal Safer Internet Center italiano. Il primo è la linea di ascolto gratuita 1.96.96 , il secondo la chat. Dì loro che, ogni qualvolta avranno bisogno di un consiglio ma non se la sentiranno di parlarne con persone che già conoscono, potranno chiedere un consiglio o un aiuto alla helpline del Safer Internet Center. La helpline è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. La chat invece è attiva tutti i giorni dell’anno dalle 8 alle 22 (sabato e domenica dalle 8 alle 20).

Se provocati online, consiglia loro di non reagire allo stesso livello
Se si viene provocati da un cyberbullo, è importante non reagire allo stesso livello. Non rispondere alle email, agli SMS, ai post, ecc.. Il cyberbullo (o la cyberbulla) cerca una reazione: se non la ottiene potrebbe smettere.

Spiegagli che è importante conservare le tracce di ciò che accade online
A differenza del bullismo tradizionale, nel cyberbullismo si lasciano molte tracce. Spiega loro che, per poter intervenire in modo efficace, occorre che tengano sempre traccia dei messaggi e delle provocazioni ricevute: possono costituire una prova del reato. Ricordati che molte azioni presenti nel cyberbullismo sono perseguibili dalla legge.

Blocca i bulli
È possibile bloccare, almeno parzialmente, l’azione dei cyberbulli. Salvando il testo di una chat e inviando una segnalazione al moderatore. Così come contattando il provider del servizio (Facebook, ad esempio) o nel caso del cellulare, il gestore della telefonia mobile. A volte può essere necessario contattare la polizia postale, se non sei sicuro puoi prima chiamare la nostra helpline.

Ascolta le vittime
Se vieni a sapere che un tuo compagno è preso di mira, chiedigli cosa vuole da te, non agire senza avere condiviso con lui o lei. A volte non raccontano come se la passano per paura che l’amico o il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi.


Se sei in difficoltà? Ecco a chi rivolgerti:

Polizia postale: Help line
Ricorda che il Safer Internet Center italiano mette a disposizione sia dei tuoi figli che tua due canali a cui ci si può rivolgere per un consiglio o un aiuto.
Il primo è la linea di ascolto gratuita 1.96.96 , il secondo la chat.
La helpline è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.
La chat invece è attiva tutti i giorni dell’anno dalle 8 alle 22 (sabato e domenica dalle 8 alle 20).