Travel Game Sicilia "TRAGEDIE GRECHE A SIRACUSA"

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Categoria: Educational
Adatto a: Studenti delle Scuole, Viaggi Evento
Inizio: 01/01/2026 Fine: 30/06/2026

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Catania, la città del barocco e della pietra lavica

Catania, la città del barocco e della pietra lavica

Tra arte, fede e la potenza del vulcano Etna

Catania è una città dal fascino unico, forgiata dal fuoco del vulcano e dalla creatività dei suoi abitanti. Fondata dai Greci nel VIII secolo a.C., distrutta più volte da eruzioni e terremoti, è riuscita sempre a rinascere dalle proprie ceneri come una Fenice del Mediterraneo.
Oggi il suo centro storico, ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693, è considerato uno dei massimi esempi di barocco siciliano, tanto da essere riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme ad altre città della Val di Noto.

Camminando per le sue strade si percepisce immediatamente il contrasto cromatico che la rende inconfondibile: il nero della pietra lavica, estratta dalle pendici dell’Etna, si mescola al bianco della pietra calcarea, creando prospettive e chiaroscuri che esaltano la luce mediterranea.
Questa alternanza non è solo estetica: è il simbolo dell’identità stessa dei catanesi — gente forte, passionale, capace di trarre bellezza anche dalle proprie ferite.

Il cuore pulsante della città è Piazza del Duomo, dove si concentra la storia civile, religiosa e popolare di Catania.
Al centro si erge la celebre Fontana dell’Elefante, scolpita in pietra lavica e sormontata da un obelisco egizio: è affettuosamente chiamata Liotru, e secondo la leggenda rappresenta un mago etiope capace di trasformarsi in elefante. Da secoli è il simbolo della città e della sua ironia invincibile.

Sul lato orientale della piazza sorge la maestosa Cattedrale di Sant’Agata, dedicata alla patrona, una giovane martire del III secolo che sfidò il prefetto romano Quinziano pur di difendere la sua fede.
All’interno, oltre ai resti del Castello Normanno su cui poggia, si conserva la cappella di Sant’Agata che custodisce le reliquie della Santa, protagonista ogni febbraio di una delle processioni più spettacolari d’Europa.
Durante la Festa di Sant’Agata, la città si trasforma: centinaia di migliaia di persone, vestite di bianco, accompagnano il fercolo d’argento in un rito che unisce fede, identità e spettacolo collettivo.

Da Piazza Duomo si apre la scenografica Via Etnea, asse principale della città, lunga quasi tre chilometri e perfettamente allineata con il vulcano.
Passeggiando lungo questa via, tra negozi, bar storici e palazzi settecenteschi, si incontrano luoghi simbolici come il Palazzo dell’Università, il Giardino Bellini (uno dei più antichi giardini pubblici d’Italia) e scorci panoramici spettacolari sull’Etna innevato.

Non lontano si trova Via dei Crociferi, definita “la via più barocca d’Italia”: in soli 200 metri si concentrano quattro chiese monumentali — San Benedetto, San Francesco Borgia, San Giuliano e San Camillo — capolavori del barocco catanese con le loro facciate scolpite e i portali in pietra lavica.
Questa via è spesso utilizzata come set cinematografico, e rappresenta la parte più elegante e mistica della città, tanto che si dice: “Chi visita Catania e non passa per Via dei Crociferi, non ha davvero visto Catania”.

Curiosità e informazioni utili

 

  • L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa (oltre 3.300 metri) e offre una vista spettacolare dalla città, soprattutto al tramonto.

  • Dopo l’eruzione del 1669, la lava arrivò fino al mare e seppellì interi quartieri, modificando la linea costiera.

  • Molti palazzi barocchi di Catania furono progettati dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini, lo stesso che realizzò la Fontana dell’Elefante.

  • Nei caffè del centro storico si possono gustare le tipiche “minne di Sant’Agata”, dolci a base di ricotta e pan di Spagna dedicati alla Santa.

  • Lungo Via Etnea è facile trovare studenti universitari: l’Università di Catania, fondata nel 1434, è una delle più antiche d’Italia.