Il contest tematico sul'Educazione Alimentare e Sportiva per uno stile di vita attivo.
Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole
Inizio: 10/03/2025 Fine: 16/03/2025
Per «low carb» si intende un tipo di alimentazione in cui l’apporto di carboidrati viene limitato in misura più o meno marcata. L’obiettivo del metodo è quello di eliminare la massa grassa e definire il fisico. Si rinuncia quindi in particolare agli zuccheri e ai prodotti amidacei come pane, pasta, riso e patate. La quantità di carboidrati comunque permessa dipende dalla singola dieta low carb.
I carboidrati sono un nutriente fondamentale della nostra alimentazione. Forniscono circa 4 kcal per grammo e si presentano soprattutto sotto forma di zuccheri (monosaccaridi e disaccaridi) e amidi (polisaccaridi), ma si trovano anche all’interno di legumi, latte, yogurt, frutta, verdura, miele e in tutti i cibi zuccherati.
Innanzitutto, i carboidrati sono fonti di energia per il nostro corpo. La Società Svizzera di Nutrizione raccomanda di coprire dal 45% al 55% circa dell’apporto energetico giornaliero con i carboidrati. In una dieta low carb questa quota viene ridotta.
I carboidrati vengono immagazzinati nel fegato e nelle cellule muscolari. Se la riserva è piena il corpo trasforma i carboidrati in grassi. In genere un aumento della massa grassa non è auspicabile, quindi la dieta low carb sembra un tipo di alimentazione sensato. L’idea alla base del low carb è che troppi carboidrati causano un aumento di peso. Una riduzione di carboidrati porta il corpo a cambiare il suo metabolismo, come nel digiuno, smaltendo i grassi invece dei carboidrati e usandoli come fonte di energia.
Il principio del low carb si trova alla base di varie diete. Tra le più conosciute troviamo la dieta chetogenica, la dieta Atkins e la paleodieta.
La dieta chetogenica è sinonimo di low carb e high fat. Gli alimenti ricchi di carboidrati come pasta, pane e riso sono tabù. Anche la frutta appare sul menu molto raramente, perché contiene molto fruttosio. I grassi invece devono coprire più della metà dell’apporto giornaliero di sostanze nutritive. Tra gli alimenti prediletti della dieta chetogenica troviamo pesce grasso, carne, uova e verdure povere di carboidrati come le zucchine o i broccoli.
Buono a sapersi: il nostro corpo ha bisogno di energia costantemente. Se si trova a corto di zuccheri provenienti dai carboidrati, attacca le sue riserve di grasso. Dal grasso immagazzinato produce un sostituto dello zucchero, i cosiddetti corpi chetonici, da cui deriva il nome della dieta.
Nella dieta Atkins grassi e proteine sono permessi senza limitazioni. I carboidrati invece devono essere assunti solo di rado. Sono quindi consentiti gli alimenti poveri di carboidrati come l’insalata e la verdura. A riempire il menu sono le fonti di proteine come carne, pesce e uova e i latticini a base di latte intero.
La paleodieta è conosciuta anche come dieta del paleolitico e si ispira infatti allo stile nutritivo dei nostri antenati. Tra gli alimenti permessi ci sono noci, bacche, frutta secca senza zuccheri aggiunti, carne, pesce, verdura e frutta fresca. Sono vietati i piatti pronti elaborati, i dolci classici, il fast food e i cereali. Questo tipo di alimentazione contiene quindi automaticamente pochi carboidrati e molte proteine.
È sensato adattare l’apporto energetico alle esigenze individuali, ma non bisogna rinunciare completamente ai carboidrati, neanche quando il fabbisogno energetico è basso. Sono infatti indispensabili per il nostro corpo. Il glucosio ad esempio, conosciuto anche come zucchero d’uva, è l’unica fonte di energia per il nostro cervello e i globuli rossi.
È raro che un alimento contenga solo una sostanza nutritiva: ne contiene invece sempre un’ampia gamma. Così i cibi contenenti amidi come ad esempio i cereali e i legumi non ci forniscono solo carboidrati, ma anche vitamine e minerali importanti e, idealmente, anche una quantità significativa di fibre. Il principio è il seguente: ciò che fa la differenza sono la quantità e la qualità dei carboidrati. Non esagerate con pasta & Co., ma non eliminateli completamente dalla vostra tavola. Puntate di più ad esempio sulle varianti integrali. Le fibre alimentari contenute nei prodotti integrali saziano più a lungo e inoltre regolano la digestione. Prestate attenzione che i carboidrati siano ricchi di fibre e che siano stati elaborati il meno possibile. L’indice glicemico e il carico glicemico offrono un orientamento in questo senso.