Il contest tematico per la lotta al Bullismo e Cyberbullismo rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Categoria:
Educational
Adatto a:
Studenti delle Scuole
Inizio: 03/02/2025 Fine: 09/02/2025
Il cyberbullismo rappresenta una delle preoccupazioni principali per gli adolescenti e i giovani di oggi.
Le recenti statistiche diffuse dalla ONLUS Save the Children Italia, con il supporto dell'istituto Ipsos, offrono uno sguardo inquietante: ben il 72% dei giovani vede nel cyberbullismo una minaccia principale per la propria sicurezza.
Questo problema richiede un approccio responsabile alla navigazione in rete, con la massima attenzione ai siti visitati e alle persone con cui si interagisce online. È essenziale riflettere attentamente sulle parole usate e sulla loro modalità di comunicazione.
Proteggere con cura l'identità digitale e le informazioni personali è fondamentale.
Per comprendere appieno il fenomeno del cyberbullismo, è importante iniziare dalla sua definizione. Questo termine si riferisce a comportamenti che assomigliano molto al bullismo tradizionale, ma vengono perpetrati attraverso mezzi telematici e digitali.
Le offese, le aggressioni verbali e le minacce, tipiche del comportamento da bullo, viaggiano attraverso lo spazio virtuale, utilizzando smartphone, telefonini e computer, raggiungendo la vittima in modo subdolo e impersonale. L'anonimato garantito dall'ambiente telematico offre all'aggressore una sensazione di impunità, incentivandolo a continuare il comportamento dannoso.
Il cyberbullismo, inoltre, è completamente dissociato da un contesto fisico specifico: può manifestarsi ovunque e a qualsiasi ora del giorno. La vittima può essere oggetto di attacchi e insulti ogni volta che si collega al computer o naviga in rete.
Si possono individuare diverse forme di bullismo online, ciascuna con un approccio e danni specifici inflitti alla vittima.
Ad esempio, il cyber-stalking emula il comportamento persecutorio dello stalking tradizionale, ma lo sposta nel mondo digitale;
l'outing e il trickering riguardano la divulgazione di segreti e confidenze ottenute spesso attraverso inganni e con intenzioni malevole;
il furto di un profilo sui social media mira a impersonare la vittima al fine di denigrarla o danneggiarne la reputazione;
infine, il flaming comporta l'invio di messaggi violenti e volgari, sia pubblici che privati, con l'obiettivo di scatenare una reazione emotiva nella vittima e alimentare un conflitto fatto di insulti e aggressioni verbali."
Alcune raccomandazioni e alcuni comportamenti permettono, però, di difendersi dai bulli virtuali ed evitare guai di qualsiasi genere.
Per evitare di cadere vittima di cyberbullismo, è di fondamentale importanza proteggere attentamente le informazioni personali, in particolare le password, presenti sulla rete.
Le impostazioni della privacy dei vari account, che siano social o meno, devono essere configurate in modo da consentire l'accesso solo alle persone di fiducia per le informazioni più sensibili. Inoltre, è cruciale proteggere i contenuti multimediali come foto e video da occhi indiscreti poiché potrebbero essere utilizzati in futuro per danneggiare la reputazione costruita con impegno.
Internet è un luogo pubblico e ogni contenuto postato online è accessibile a tutti. Pertanto, è importante ponderare attentamente le conseguenze delle proprie azioni, che si tratti di una foto, un video o un testo. Anche i messaggi di posta elettronica, anche se confidenziali, potrebbero essere sfruttati da un cyberbullo per danneggiare la reputazione della vittima.
La segnalazione è un passo essenziale quando si è testimoni o vittime di cyberbullismo. È fondamentale comunicare immediatamente l'incidente alle autorità competenti e conservare le prove delle aggressioni, evitando di modificarle in alcun modo.
Salvare un'immagine dello schermo con il contenuto incriminato è un'azione che può essere eseguita premendo il tasto Stamp sulla tastiera e incollando l'immagine in un editor di immagini come Paint.
Nel caso in cui vengano diffusi online contenuti privati o compromettenti, è necessario richiedere ai gestori della piattaforma di rimuoverli quanto prima.
Parlare con qualcuno di fiducia è un modo efficace per affrontare il problema del cyberbullismo. Anche se può sembrare difficile, condividere quanto sta accadendo con i propri genitori o un adulto di fiducia può essere un passo cruciale verso una soluzione. L'apertura permette di analizzare la situazione e valutare possibili soluzioni.
Cambiare indirizzo email e numero di telefono può essere una strategia efficace se il cyberbullismo persiste nel tempo. Questo può impedire la ricezione di messaggi offensivi tramite SMS, WhatsApp o posta elettronica. Nel caso in cui il cyberbullo operi su social network, è sufficiente bloccarlo e segnalarne il comportamento ai gestori del servizio.
L'azione più importante, tuttavia, è non rispondere alle provocazioni di un cyberbullo. Non cadere nella trappola di fornire una reazione o una risposta alle aggressioni è spesso la tattica migliore. In caso di attacchi ripetuti, valutare la possibilità di allontanarsi dagli ambienti in cui si verificano tali episodi.
La Polizia di Stato offre un valido supporto nella lotta al cyberbullismo. Le vittime di abusi online possono denunciare l'accaduto presso i Commissariati più vicini o utilizzare il sito web del Commissariato di PS online. Qui è possibile inviare una segnalazione completa di screenshot e altre prove raccolte nel corso del tempo.